La nostra classifica!
Non avremmo mai pensato fosse così complicato scegliere i dischi che più ci hanno segnato in questo inizio di avventura che è ora diventata
Ogni giorno scopriamo che esiste qualcosa che ci siamo persi e che forse meritava di stare tra i primi della classe. Comunque ci proviamo, come se fosse un gioco, a fare la nostra selezione. Vogliamo che vi incazziate se non vedete il vostro disco tra quelli che ci sono piaciuti di più o che in qualche modo secondo noi sono di importanza fondamentale per la scena musicale sarda.
Davvero è con il “magone allo stomaco” che pubblichiamo questa classifica. Che è solo un gioco ma sappiamo benissimo che ognuno nel proprio lavoro ci mette anima, corpo, soldi, rinunce, stress e altro. È solo un gioco, ripeto.
Veder scivolare i King Howl al quinto posto e tener fuori i Sushicorner, Giacomo Deiana o i Thunderdome. La diatriba sui primi tre: quale primo, quale secondo, quale terzo, e tutti gli intrecci. O anche mettere fuori dalla top ten Dorian Gray, Davide Casu e Joe Perrino, ci costano capelli bianchi e notti insonni.
Abbiamo voluto abbracciare più generi possibili, anche se il blues a questo giro ha sbaragliato tutto, un po’ per il nostro background, un po’ perché abbiamo una scena invidiabile anche oltre i nostri confini.
Abbiamo inserito SARRAM, perchè va dato merito a chi si sbatte in lavori così diversi dal solito e fa tour europei come se niente fosse. Ci siamo salvati inserendo il disco che forse più di tutti ha segnato il 2017, e cioè Welcome to the Southwest dei Don Leone, nella classifica degli EP. Abbiamo però deciso di inserire solo i primi tre lasciando fuori un lavoro molto bello come quello degli Abysso.
Sappiamo che mancano altri dischi, che forse son meritevoli. Quindi vi consigliamo, per il 2018, di informarci delle vostre uscite, inviarci il materiale, coinvolgerci. Noi ne saremo felici e cercheremo di essere una risorsa per ogni band o musicista.
Questa difficoltà è un segnale importante: l’isola è in salute dal punto di vista musicale (ma artistico in generale). C’è tanto da fare, da dire, da dare, e questo è anche un input a cercare di fare sempre meglio e di più!
Comunque eccoli, ormai il danno è fatto!
1. A gut feeling / The Rippers
(Slovenly Recordings)
Un disco che va oltre la relatività regionale di questo sito.
Garage rock ai massimi livelli.
Gli squartatori son tornati!
2. The burning dawn / Confrontational
Immaginario horror, ritmi dance anni 80,
slanci pop e ospiti d’eccezione.
Sprofondare negli inferi ballando insieme a Tying Tiffany.
3. Jumpin’ up and down / Andrea Cubeddu
Come resistere a queste canzoni blues che ti entrano in testa e non escono più?
E a questa chitarra slide che ti fulmina?
E il giovanotto ha solo 24 anni.
Gioiellino imperdibile!
4. Fusion Rebirth / Ozone Park
(Emme Produzioni)
Jazz, fusion, ritmi, prog e film poliziotteschi: goduria pura!
Che scoperta!
5. Rougarou / King Howl
(Talk About/ Electric Valley)
Un rullo compressore! L’anima del blues e la potenza dello stoner.
Il re ululante ti verrà a prendere
6. Psychollage / Bentrees
Ritmiche serrate, muro sonoro e un viaggio psichedelico di alto livello.
Iglesias o Palm Desert?
7. Japanese Notebooks / Stefano Guzzetti
(Stella Recordings)
Fluttuare fino a Tokyo in punta di piano.
8. Dopo il diluvio / Goose
(Seahorse Recordings)
Personalità da vendere nel terzo lavoro della band sassarese.
9. Omega / Black Capricorn
(Stone Stallion Rex Records)
Rallentare il respiro e lasciarsi prendere dal rituale doom del gruppo cagliaritano.
10. Bad Blues Quartet / Bad Blues Quartet
Blues, soul e una voce che sa caricare a dovere!
11. A bolu, in C
SARRAM
(Talk About records)
12. Bomba W W La guerra!
Joe Perrino’s Grog
(Minotaur)
13. Moonage Mantra
Dorian Gray / Golem in Love
(Cassavetes / Believe)
14. Il Poeta
Davide Casu
(S’Ardmusic)
15. 2017
Herbert Stencil
(Le Officine)
I nostri EP
1. Welcome To The Southwest
Don Leone
(Talk About Records)
2. Inverno
La Pioggia
(Believe Digital)
3. Blu Macchiato di Blu
Texile
(Stella Recordings)