Christmas Stay 2018
Arriva alla Cueva il festival natalizio di Here I Stay
Questo 2018 si accinge a conclusione e alla Cueva di Quartucciu si fanno, in mezzo ad una fitta programmazione, gli ultimi preparativi per il Christmas Stay.
Organizzato da Here I Stay, il festival domani, 28 dicembre, giunge alla sesta edizione.
Anche questo sarà un anno caratterizzato da una data secca, il 28 dicembre, dove tra manicaretti, aperitivi, vini ci sarà un programma musicale di tutto rispetto.
Un festival musicale con una grande attenzione per il lato culinario e beverino. I vini dell’Azienda Agricola Pusole e il cibo take away di qualità di StrEat Porta con la sua roulotte cucina.
Si inizia con l’aperitivo alle 19.30. Alle 21 partirà invece il dj set di Hugo Sanchez, direttamente da Roma, con il suo electro-pop, tech-house con sfumature di disco funk. È un’importante figura della scena romana e fa parte di importanti progetti elettronici come Alien Alien e Front De Cadeaux, insieme a Rodion. Promotore anche dell’esperienza musicale Tropicantesimo insieme alla vocalist Lola Kola e all’onnipresente Rodion.
La vera live line up vedrà alternarsi quattro band: una svizzera, due del “continente” ed una nostrana.
LE BAND
Di notevole interesse il cartellone, con band come i L’Eclair, che hanno in “groove” la loro parola chiave. La giovane band svizzera ha un solo obiettivo, far ballare rivisitando gli anni ’70 con un approccio futuristico. La loro musica porterà in viaggio tra pulsazioni disco, funk, afro beat, con influenze krautrock e jazz.
Anche loro romani, i Trans Upper Egypt, dopo una pausa di quattro anni torna la band synth punk-kraut rock, con Simone Donadini (Rainbow Island) alla batteria, Leo Non (WoW!) alla voce e synth e Bob Junior (Holiday Inn / Bobsleigh Baby) al basso. Il primo ottobre è uscito il loro terzo album Tue, per NO=FI Recordings / MyOwnPrivate Records. registrato nello studio di Boto (Movie Star Junkies / OaXacA).
Sempre danzerecci anche i Cacao. Duo ravennate, un viaggio animato dalla volontà di esplorare nuovi orizzonti sonori, spaziando dalla musica psichedelica all’elettronica, dal kraut rock alla canzone d’autore, dalla musica caraibica alla dance anni 90, dal funk al punk hardcore. La sfida alla base del loro progetto è quella di utilizzare strumenti di legno per emulare e umanizzare il suono digitale.
A rappresentare la Sardegna invece una delle band più in forma del nostro panorama, con un nuovo lavoro in arrivo nel 2019. I Lazybone Flame Kyds, band sassarese dalla matrice post rock, attiva dal 2013, con un ottimo disco di debutto, “L.F.K.” uscito per Coypu Records nel 2016.