Via Aquilone
Chiara Effe, 2015
Se poi fai la pace
Che bello l’amore che invade la casa,
ti sposa ogni giorno senza entrare in chiesa:
la stanza diventa una pista di danza
e pazienza se sembri un pochino una stronza
nel dire che è bello l’amore che scende
un istante da Dante a comprare le uova,
non trova mai niente
e tu sorridente risolvi un problema che mo’ non c’è più.
Che bello l’amore,
che bello arrabbiarsi se poi fai la pace;
tu zitto, io sempre un po’ troppo loquace,
non ti so spiegare com è che si fa.
Ma è bello l’amore,
è bello sentirsi del tutto imperfetti,
in effetti li amo quei tanti difetti,
ti rendono il mio preferito tra tutti
… così come sei.
Il Jazzista
Sopra accordi indecifrabili che nessuno capirà
Lui canticchia noncurante “du du dududu da duba!”
Camminando per la strada sarà facile notar
Che il suo passo andrà in levar
Sulla quinta giusta conseguì il diploma superior
Permanente la malinconia a causa dell’amor
Sente il ticchettio delle lancette a volte dispari
Sogna New York ma ama Cagliari
Il suo Dio è un sassofonista nero di New Orleans
La sua massima eleganza son magliette e jeans
Squattrinato, spudorato, vive immerso nel suo stress
Stacca quattro e parte col suo jazz.
Dall’ultimo gradino
Dall’ultimo gradino di una vecchia scalinata Marina hai quel certo non so che,
sei nata tra le mani di mercanti e pescatori e i marinai van via pensando a te.
Scorrono decine di passanti in cerca di ombra fresca per il tempo di un caffè,
si lasciano tentare da profumi culinari e pesci degni dei più importanti re.
E poi io e te sappiamo molto bene come e quando cambia il mare,
che anche l’aria più inquinata si pulisce non appena tira forte il soffio di maestrale.
Rimasta troppo tempo abbandonata,
come quelle vecchie sole, senza figli, di città,
sei stata sollevata da artisti e letterati che ti han reso una nuova dignità.
Affitti la speranza di una vita un po’ migliore, sotto forma di dimore per più nazionalità
E conosci mille storie che non vanno a finir bene ma ti siedi coi turisti dentro un bar.
Sei come me, non ti accontenti solo di un colore,
sai bene che la vita non è male e che le nuvole si alternano da sempre con il sole.
E se un giorno ti guardassi in lontananza
sentirei la tua mancanza e tornar da te vorrei
Oh Marina che conservi le memorie, come una vecchia canzone,
sempre nuova agli occhi miei.
La Passeggiata
Posso volare, posso ascoltare, cantare, cercare quell’arte che dice qualcosa di me.
Posso parlare o sussurrare,
posso persino giocare a sbagliare, fare sul serio, chiederti scusa
e tornare di corsa da te.
Posso esser soltanto qualcosa o qualcuno che sono …
Finché non comincia una nuova canzone
ed io ricomincio a suonare da te.
Posso di nuovo ascoltare,
posso di nuovo cantare e cercare quell’arte che dice di nuovo qualcosa di me.
Di nuovo parlare o sussurrare, posso persino giocare a sbagliare,
fare sul serio, chiederti scusa e tornare di nuovo di corsa da te.
Posso esser soltanto qualcosa o qualcuno che sono … di nuovo, soltanto …
Finché non comincia una nuova canzone
ed io ricomincio a suonare da te, con te, per te.
Finché non comincia una nuova canzone
ed io ricomincio a suonare.
Il Bambino Volante
Fabio ha tre anni e da poco ha imparato a volare
Sa già tutto del mondo, ha capito che la vita è giocare;
Che gli importa di saper parlare? Che gli importa di fermarsi a soffrire?
Non comprende un bel niente dei programmi alla televisione.
Così apre le braccia, sorride e ti viene a cercare,
ti propone per cinque minuti di farlo girare;
tiene forte con le sue manine i tuoi polsi e poi immobile
chiude gli occhi in attesa che parta in volo con te
Ancora! Fallo Ancora! Voglio stare sospeso per aria e non scendere più!
Ancora, Fallo ancora! Vorrei essere più grande di te …così lo provi anche tu!
Fabio oggi è grande, ha 30 anni e va a lavorare
Non capisce più niente del mondo, di vita e dolore;
ma ha trovato la donna da amare, ha una figlia che non sa parlare,
che sorride e gli tende le braccia perché vuole volare ….
Non ci compri niente
Maria, vorrei domandare a tuo padre se un giorno ti posso sposare,
vorrei qualche figlia così da tramandare la tua bellezza e il tuo buonumore;
vorrei qualche lira in più per comprare pennelli e colori sui quali investire,
la carta che imprimo con cura ed impegno la porto nel nome, in tasca e disegno:
vignette umoristiche di stampo italiano, ritratti di qualche parente vicino,
storici scorci di un vecchio quartiere e Riva che buca la rete al portiere.
Se proprio devo morire mettetemi in alto così da vedere l’intera città
e poter controllare che stiate facendo il vostro dovere.
Non ho patrimoni da recapitare perché con la vita so solo giocare,
mi sono arricchito di creatività, non ci compri niente … se non libertà.
Signora Saia feat. Flavio Secchi
Signora Saia dagli occhi grandi che nella vita hanno osservato tante cose
Vicende buone, vicende brutte, se vai a vederle anche un po’ pericolose
Ha 11 fratelli, 4 figlie, 3 nipoti ed un marito che purtroppo ora non c’è più
Volteggia nella sua cucina della quale è la regina
E tiene accesa tutto il giorno la tv
Prega da sempre la Madonna, lei non porta mai la gonna
Ma non pecca certo in femminilità;
ha indosso un’esperienza fatta di teatro e di canzoni
che con nostalgia sempre ricorderà;
aggiusta gli orli ai pantaloni. Prende i ferri e fai maglioni
gusta la giornata con vitalità,
se la incontri per la strada non importa dove vada
un sorriso lei non te lo negherà.
Signora Saia dagli occhi grandi che non si stanca di vedere tante cose
Coi suoi capelli color argento mantiene la delicatezza delle rose
Ha pianto sacrifici, ha riso a crepapelle con amici ed ha accettato il mondo per quello che è
A lei io devo una lezione e questa mia composizione
Cara nonna, sappi che è proprio per te.
Un oste (Perbacco!) featl Bruno Cugia
Ho un cuore da sempre disposto a cura e accoglienza
So come placare la malevolenza
Io parlo ed osservo i miei vini e indovino il più adatto a te.
Abituato a non stare seduto, ho studiato da dietro il bancone
che il liquido rosso se bevuto spesso carezza chi amore non ha.
Vedo due mezzi bicchieri avanzati,
son certo appartengano agli innamorati andati via ora,
al calar della sera, inebriati anche un po’ grazie a me.
Grazie a Iddio che ha creato la terra completa di acqua e di uva,
ma scusa per me, da buon peccatore,
più in alto di Nostro Signore c’è l’uomo inventore del vino,
sublime bevanda che rima briganti con santi,
li mette sullo stesso tavolo, gli frega un cavolo, ti prende per quello che sei.
Solo una volta, ricordo, mi sono ubriacato senza ver bevuto,
di latte era fatto il suo viso diviso tra un bicchiere rosso e un sorriso per me.
Oggi brindiamo un po’ a tutto e per tutto l’amore che provo per lei,
se verso vino a chiunque lo chieda lei sola è la donna che lo versa a me.
Be.St.
Su un aereo di carta partiremo io e te
Dove il cielo ci porta in tre ore oltre il mare
Carta di giornale in cui scritto sarà
Che siamo partiti … per dove si vedrà
Cadremo giù dentro le nuvole
Sempre più giù, in mezzo alle favole
Poi scesi a terra col giornale farò
Un grande fuoco che tornare indietro non si può
E tra milioni, milioni di stelle
Con te suonerò le note più belle
Amore mio dimmelo tu
Come si resta con te a testa in giù
Amore mio, ma che rider mi fai
Accanto a me per sempre sarai?
La ballata delle Foglie
Serene le foglie che cadono giù
Coloran la terra di rosso e di blu
Bagnate di pioggia, baciate dal sole
Vanno col freddo e tornan col mare
Son fogli di fiabe sfogliati dal vento
Chissà dove vanno con fare contento
Danzano, danzan, trattengo il respiro
Silenzio che parlano al prossimo giro
Serene le foglie che cadono giù
Coloran la terra di rosso e di blu
Rivestono i rami, tu togli il maglione
E arriva puntuale la nuova stagione.
Niente Male
Devo dire la mia vita non è niente male,
non ha un ordine preciso ma lo troverò.
L’equilibrio non è statico ma in movimento
e non è così importante chi diventerò.
Devo dire la mia vita non è niente male
e se fosse più tranquilla mi ci annoierei.
Certo a volte gioca scherzi che non fanno bene
non importa, è tutto giusto
e non la cambierei.
E se dico che l’amore non mi importa
non è vero, aspetto solo bussi un giorno alla mia porta.
Senza fretta, nel frattempo devo andare,
ho un aereo per partire, in capo al mondo arriverò.
Devo dire la mia vita non è niente male,
ho studiato, lavorato e non mi basta mai.
Parlo con il cielo, lo riempio di domande,
lui sorride e mi risponde “si, ce la farai!”
Persino un cieco
Milly conduceva una vita serena, si pettinava sempre con il ciuffo in su,
studiava tutto il giorno con il clarinetto, faceva qualche pausa con le Diana blu.
La sera passeggiava per le vie del centro, comprava scarpe in enorme quantità,
correva una domanda dentro la sua mente: “chissà l’amore mio che forma avrà”.
Milly sorrideva in ogni circostanza, aveva occhi grandi, scuri e naso in su,
parlava con chiunque senza diffidenza, si addormentava tardi davanti alla tv.
Gli spasimanti in fila fuori dalla porta le offrivano regali in cambio di un caffè,
ma più passava il tempo e più si convinceva: “al mondo non c’è uomo che fa per me!”.
Poi d’improvvisa la vide passare, restò ammaliata da tanto splendore:
“non posso fare più a meno di te, sono una donna e tu sei uguale a me!
Sarò il prolungamento dei tuoi movimenti, ti insegnerò a ballare, muoverò i tuoi fianchi,
saremo una famiglia pranzeremo insieme, farò per te il cuscino nei giorni più stanchi.
A dirla tutta ti vorrei pure sposare, pazienza se non saliremo sull’altare,
la gioia dell’amore non ha pentimento, è stupido vietare la felicità!
Se si volesse guardare il mio cuore persino un cieco saprebbe notare
Quanto è in salute questo mio amore verso la donna identica a me”.
Tra il mare ed il cielo
Il mare è profondo, il cielo è leggero,
ti vengo a cercare tra il mare ed il cielo.
Il male è nel mondo, il bene è un pensiero,
se vuoi ti do un bacio tra il mare ed il cielo.
L’amore è giù in fondo, il lutto è severo,
continua a ballare tra il mare ed il cielo.
Il pianto è fecondo e tu sei un guerriero,
rimani sospeso tra il mare ed il cielo.