Capolinea
MAGAR, 2018
Gratitudine
Fuori il vento cancella i segni
Di questa guerra tra menti stanche
Fuori le facce son vetri sporchi
Da ripulire nei giorni persi.
Fuori le lingue sono condanne
Veloce strisciano sulle strade
Fuori è un oceano di voci assenti
Che scende in piazza vicino ai vermi
Siamo solo il muro che abbatteremo
L’ultima frontiera di falsità
Siamo la caduta che non fa male
Quella di un bambino invincibile
Siamo noi l’origine della neve
Quando scoppia dentro una gran tempesta
Siamo gratitudine… Siamo gratitudine
Fuori è una spiaggia a rallentatore
Con visi e sogni magie nel cuore
Fuori è la sera che avvolge i boschi
Sotto lo sguardo di lune immense
Siamo solo il muro che abbatteremo
L’ultima frontiera di falsità
Siamo la caduta che non fa male
Quella di un bambino invincibile
Siamo noi l’origine della neve
Quando scoppia dentro una gran tempesta
Siamo gratitudine… Siamo gratitudine
Non è semplice
E sopra un treno di domande
Lasceremo tutto andare
Leggeri sopra le risposte
Che non vorremmo più ascoltare
Lontani e immuni da un concetto personale
Vestiti solo di follie da rimediare
Per chi ci ha perso , per chi ha fallito
Nel volerci immaginare..
Non è semplice, restare qui fermi a guardare
Mentre le nuvole cadono a pezzi,
Mentre il respiro fa male…
E sotto il braccio solo gesti intenzionali
Legati al cuore come storie sui binari
Per chi ci ha perso per chi ha fallito
Nel vederci deragliare…
Non è semplice restare qui fermi a guardare
Mentre le nuvole cadono a pezzi,
Mentre il respiro fa male
Non è semplice vederti ancora bruciare la pelle
Vicino a un sole che non ti appartiene
Distante da ogni riparo….
Mentre il respiro fa male, distante da ogni riparo
Mentre il respiro fa male…
Non è semplice restare qui fermi a guardare
Mentre le nuvole cadono a pezzi,
Mentre il respiro fa male
Non è semplice vederti ancora bruciare la pelle
Vicino a un sole che non ti appartiene
Distante da ogni riparo
Le mie orge
Nella mia terra di conflitti
Solo una stanza senza buchi
Dietro una tenda di ricordi
Una vertigine di sogni
Davanti un muro a sguardo fisso
E nello stomaco animali
Seguo una flotta di menzogne
Per fare battere forte il cuore
Dentro la testa le mie orge
Dentro la testa le mie orge
Vi ascolto immobile, confuso e perplesso
E sopra ogni cosa rimango di ghiaccio
E poi vi ascolto ancora, vi ascolto ancora,
vi ascolto ancora..,
Vi ascolto ancora
Dentro la testa le mie orge
Dentro la testa le mie orge
Vorrei che fossi qui
Davanti un fiume finisce l asfalto
Un’auto ferma riprova a partire
L’odore forte del tempo che sfugge
Lascia l amaro del sogno che trema
Sento nell’aria qualcosa fiorire
Forse sei tu che ti svegli la notte
Seduta a lato di un letto che tace
Chissà se il mondo ti ascolterà
Vorrei che fossi qui con me
Senza la cenere negli occhi
Con il vestito più bello di sempre
Oggi è un bel giorno di primavera
Lontano adesso dalla fatica
Leggero come una frase di seta
Che ti accarezza ogni mattina
Vorrei che fossi qui con me
Senza la cenere negli occhi
Con il vestito più bello di sempre
Vorrei portarti sulle spalle perché la sabbia
Può bruciare quel tuo sorriso più fragile