Boghes de Bagamundos

Claudio LoiRetromania

live @ Piazza del Carmine, Cagliari Festa per il 25 Aprile

Già da questo video amatoriale – risalente più o meno al 2012 – si capisce che siamo dalle parti di quel indefinibile calderone chiamato combat folk nel quale ci possono convivere istanze libertarie, rivendicazioni politiche, tematiche sociali e tante altre cose basta che siano “popolari” e a suon di musica. 

Una tradizione piuttosto lunga in Italia che ha tra i suoi maggiori esponenti gruppi come Modena City Ramblers, Bandabardò, per un certo periodo anche i Nomadi e in Sardegna esperienze come quella dei Kenze Neke, dei Nur e, appunto, dei Boghes de Bagamundos in un coté ancora più artigianale e casalingo che loro stessi amano definire post-folk. 

I BDB non si sono mai messi molti problemi a fare quello che volevano fare e lo hanno fatto con disinvolta nonchalance e con la giusta voglia di divertirsi e divertire. Le tematiche sono sempre quelle e sempre caratterizzate da una forte connotazione politica libertaria con un sapiente (ma anche poco filologico) uso della lingua sarda, della tradizione folk isolana e di altri ingredienti pescati nel grande universo della musica del popolo

Contano diverse uscite discografiche, tutte autoprodotte e realizzate con i pochi mezzi a disposizione e distribuite in proprio, spesso durante i concerti. 

Se proprio dobbiamo sceglierne una, direi di puntare su Arrogalla Dub Bagamundos del 2007 laddove avviene una felice collisione con il dub di Arrogalla e il messaggio diventa ancora più universale e dal sapore internazionale

Difficile fare l’elenco dei musicisti  che hanno transitato da queste parti e a solo titolo approssimativo possiamo citare: Andrea Salis, Claudio Kalb, Emanuele Ortu, Federica Toro, Tristano Pala, Antonio Delussu, Carlo Mathieu, Nicola Pilleri, Sara Ambu, Andrea Cossu, Simone Milia, Massimiliano Viani, Claudia Ledda, Marco Cabras, Roberto Matzuzzi, Edoardo Vittori, Eddie Brophy, Paolo Cimino, Rosario Vargiu, Ivan Pili, Samuele Batzella, Daniele Manca, Alessandro Bordigoni, Aaron Tolu e forse tanti altri, magari solo per una notte o in qualche isolata traccia audio. Molti hanno continuato a fare musica, altri hanno intrapreso strade differenti ma credo che tutti abbiano nel cuore il ricordo di aver partecipato a questa festa.

Folk? Rock? Blues? Musica sarda? Un po’ di tutto questo e anche altro e la voglia innata di far sentire la propria voce e farlo con sincerità e consapevolezza politica. Rock di classe insomma da intendersi chiaramente in senso gramsciano.