Se pensassimo a Back on my feet come a un esercizio di stile, sarebbe un gran disco: pulito, eseguito con indubbie doti strumentali e vocali, ben prodotto. Contrariamente a quanto ci si aspetterebbe dall’opera di un quartetto chiamato Bad Blues, la creatura di Eleonora Usala, Federico Valenti, Frank Stara e del nuovo ingresso Gabriele Loddo non nuota però nelle torbide acque del Mississippi, ma galleggia – cocktail alla mano – in una luccicante piscina con camerieri sorridenti in guanti bianchi.
Le intenzioni sono buone, i brani vari e le due cover – I been drinkin’ di Vera Ward Hall del ‘48 e S.O.B. di Nathaniel Rateliff & The Night Sweats del 2015 – coerenti con il resto dell’album. Ci sono dentro funk, parentesi garage folk, digressioni di blues rockeggiante e patinato e soul farcito di cori gospel – che fanno tanto atmosfera natalizia. La chitarra di Valenti, lanciata spesso in assoli virtuosi, trova spazio con equilibrio tra le trame del basso e la voce di Eleonora.
L’insieme, tuttavia, talmente levigato da risultare ordinario, non convince: se le tracce ben si prestano a live divertenti e movimentati, il prezzo da pagare sembra quello di una pesante rinuncia in pathos.