Copertina di Softly Held in Vanishing Arms, album di Aseret

Aseret – Softly Held in Vanishing Arms

Alessio FrauAlbum, Ascolti

Softly Held in Vanishing Arms è l’ultimo album di , artista sardo con base a Berlino. Le quattro tracce che compongono il lavoro esprimono, attraverso la Ambient-drone music, un viaggio interiore. La genesi dei brani risale al periodo contrassegnato dai vari lockdown dei tempi dell’epidemia di Coronavirus. Nati dall’ambiente intimo e solitario della cameretta, che in quel periodo pareva assumere i contorni di una cella carceraria, essi conducono a un’immersione totale nello spazio dell’immaginario. La caratteristica principale di quest’ultimo risiede nella tensione tra l’essere il frutto di una costruzione quasi-cosciente e dell’emersione selvaggia dei fantasmi dell’inconscio, provenienti da accumuli di abitudini e istinti passati e primordiali rimossi. 

Aseret, al secolo Andrea Loriga, è in grado di far emergere, attraverso il campionamento elettronico di suoni minimali, le emozioni fondamentali del periodo pandemico: dalla paura dell’ignoto a quella strana sensazione di sicurezza confortevole dovuta alla permanenza, anche se forzata, nel proprio rifugio. Queste riemergono nell’ascoltatore in maniera catartica anche grazie al lavoro di direzione artistica di Sabrina Pippa, alla fotografia di  Claudia Professione e alle voci presenti nelle ultime due tracce degli artisti Jarret Burns e DUÆ. La meta è evanescente ma allo stesso tempo decisiva: la riscoperta di un fondo autentico del sé. 

L’album è disponibile nelle principali piattaforme di streaming e si può acquistare in formato digitale su BandCamp.

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