SAN MARINO SMIAF FESTIVAL 2009
Arrogalla all’anagrafe lo trovate come Francesco Medda ma il suo moniker è perfetto nel sintetizzare una vita fatta di frammenti, scorie fuori controllo, dissolvenze estetiche e collaborazioni disparate e senza logica apparente.
È stato tra i primi in Sardegna a intuire quanto le macchine e le manipolazioni elettroniche possano essere un linguaggio compiuto e non un semplice aroma da aggiungere all’occorrenza.
La sua ricerca musicale è ampia e senza limiti: passa dal folk più tradizionale a orizzonti digitali che guardano oltre il nostro tempo, passa dal rock al jazz con ironica disinvoltura, destruttura e ricompone, traccia percorsi inediti e nuove vie di fuga. A scorrere le tante collaborazioni che Arrogalla ha intrapreso in questi anni si rimane stupiti: ricordiamo il folk stradaiolo dei Boghes de Bagamundos che sembrava una versione agropastorale del circo Barnum in salsa elettronica, ancora il folk immaginario proposto con Claudia Aru nel progetto Bentesoi, il dub che fa la voce grossa sia in Dub Versus concepito con Giacomo Casti e Marcellino Garau sia nel trio Malasorti con Pittoni e Bachis dei Ratapignata. E tanto altro, moltissime incursioni in dischi e progetti sempre diversi, collaborazioni che non ti aspetti (cfr. Michela Murgia), una presenza forte e costante e sempre riconoscibile.
Nel 2016 vede la luce uno dei suoi progetti più impegnativi e compiuti: IS. S’Ardmusic Revisited Vol. 1 (pubblicato appunto da S’Ard) dove il nostro caro producer mette mano alla library edita dalla S’Ard in questi anni e la ripropone secondo le sue ipotesi sonore: suoni che arrivano da lontano e rimbalzano tra le pareti dello spazio che il folk si è costruito in secoli di storia e che diviene materiale dialettico in evoluzione e mutazione.
Con tanto rispetto ma anche con il coraggio di chi sa che tutto può essere rivisto, riscritto, modificato e rielaborato. Arrogalla è un dono che ci dobbiamo tenere caro, è l’ingrediente segreto che ti salva il piatto, è l’ospite inatteso che rende diversa una serata banale.
Il video che vi proponiamo (ma in rete si trovano anche altre cose interessanti) risale al 2009 e ci presenta Arrogalla in veste di dj con un set che rimanda alla techno più cerebrale e ipnotica. Una delle tante cose che lui riesce a fare molto bene.