Il Dixieland rimanda al jazz delle origini, alla New Orleans degli anni Venti del vecchio secolo, a personaggi come Bix Beiderbecke e Sidney Bechet. Era una delle tante variabili impazzite che il jazz ha sempre generato in una miscela esplosiva di ragtime, gospel, blues e persino aromi orchestrali europei.
Anche in Sardegna il verbo dixie ha avuto il suo momento di gloria soprattutto grazie alla passione sfrenata per questo genere da parte di Antonello Severino che per diversi anni è stato il conductor di questa incredibile esplosione di suoni e ritmi.
Tutto inizia nei primi anni Ottanta con una seminale formazione che si chiamava Sagosta Dixieland Jazz Band e poi nella sua evoluzione nella Cagliari Dixieland Jazz Band.
Per i non cagliaritani è meglio chiarire che il nome Sagosta arriva da Sa Costa che era il nome con cui veniva chiamata l’attuale Via Manno. In quella strada si trovava la pizzeria di Paolo Ruju, appassionato di jazz delle origini e amico di Severino e quello spazio era per i jazzisti cagliaritani un luogo in cui condividere passione e voglia di suonare.
All’interno di queste band si sono avvicendati molti musicisti cagliaritani, un po’ tutta la scena jazz locale e talvolta sono apparsi anche graditi ospiti internazionali come il trombettista Andy Gravish.
Antonello Severino è sempre stato un formidabile catalizzatore di esperienze: la sua verve comica lo ha portato a collaborare con esperienze multiformi, dalle prime rock band locali al cabaret, dalla radio ai teatrini off di periferia.
E poi quella passione per il jazz delle origini che ha trovato sfogo nella Dixieland Jazz Band che è stata la sua avventura più coinvolgente e duratura. Severino ci lasciato nel maggio del 2010 ma rimangono con noi la sua voce e il banjo.