Copertina di Stories About Cities… album di Alee der Kosmonauten

Allee der Kosmonauten – Stories about cities, countryside and people trying to finally get lost

Gabriele MuredduAlbum, Ascolti

(da tedesco “Viale dei Cosmonauti”) è un’arteria stradale costruita alla fine dei settanta a Berlino Est, per omaggiare il volo spaziale del pilota sovietico Bykowski e del cosmonauta tedesco S. Jähn con l’ astronave Soyuz 31 verso la stazione spaziale Salyut 6. Jähn  fu il primo tedesco a compiere un volo spaziale. L’Allee, per quello che ci riguarda direttamente anche il nome scelto dal duo algherese composto da Massimiliano Achenza e Stefano Idili e che è residente tra la Sardegna e la capitale tedesca.

Stories about cities, countryside and people trying to finally get lost è il lungo titolo, quasi come la durata dell’album, del nuovo EP degli ADK. Il lavoro, autoprodotto e pubblicato lo scorso 28 giugno, supera di poco i dieci minuti e si compone di tre brani. 

The AO è il brano più interessante, comunica lo smarrimento nel palazzo della memoria. La perdita dell’orientamento, attraverso luoghi e suoni di cui via via si alterna la perdita della memoria e l’acquisizione del ricordo improvviso. Lo stile è quel contemporary electronic music, tra gli ultimi Nine Inch Nails e Oneothrix Point Never con un collage di richiami hauntologici, tra strumenti suonati e loops in dispersione in cui si percepisce la volontà di allontanarsi, di affondare nello smarrimento dei riferimenti per potersi sentire nuovamente capaci di procedere senza un passato che possa condizionarci. Ogni nuovo passo è rischio, ma è nuovo.

Gli altri due brani sono una cover, con elementi del folk e del flamenco, di “La via dei desideri” di Gavinuccio Canu e “Jorgette”, parata synth-pop che vagheggia ricordi allucinate di serate nei club, con echi frastornati di voci in francese à la stereolab.

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