Nuova pubblicazione per Seacrash/Antonio Littarru (Iglesias, classe 1980). Ali viaggia su binari 60’s riconducibili in parte alla psichedelia del precedente EP (The nonexistence of the atom). Le impronte del nuovo singolo sono più o meno quelle di un indie-folk che sa essere vintage senza sembrare vecchio.
Questa volta Seacrash canta in italiano, e il primo nome che viene in testa è Dente. Il piglio dell’autore è ironico e a tratti malinconico, tanto nella penna che nella efficace struttura del pezzo: strofa leggera, ritornello più marcato, coda lugubre con chitarre liquide e solo di chitarra nel finale. Sul brano aleggiano (non unici) gli spettri di George Harrison e di certi Neutral Milk Hotel senza lo strumming sferragliante.
In breve (e forse ingenerosamente): tutto quello che viene messo nel grande contenitore anfibio dell’indie folk. Da ascoltare.