Alberto Sanna

Daniele MeiInterviste

Quasi mezzo secolo con in braccio uno strumento. Diverse band e tantissime collaborazioni. Tredici album pubblicati, un qualche migliaio di concerti: , l’ultimo one-man band.

Adesso però me lo dici. Quanti concerti hai fatto nella tua vita?

Fino a una decina d’anni fa ho tenuto il conto, poi mi sono distratto. In ogni caso ho sempre suonato molto, anche per via del tipo di approccio che ho con la materia, che trova il suo habitat naturale nella dimensione del live.

Diciamo che la mia musica si nutre e si rigenera nel contatto con la gente. Comunque, per tornare ai numeri, si parla di una media di 150 l’anno.

In questo periodo, dopo l’ennesima stagione a spron battuto, sono in una fase di relativa calma. Che è ideale perché mi da la possibilità di dedicarmi alla stesura di nuovi brani, allo studio di nuovi progetti e allo sviluppo delle idee accumulate durante l’estate e appuntate magari nel registratore del telefonino.

Suonare tutti i giorni, anche più di una volta al giorno, è molto bello, ma anche molto faticoso.

gli Animanera con Alberto, Domenico Cocco, Fabio e Marcello Todde

Raccontaci i tuoi primi passi nella musica. Sicuramente hai da regalarci delle curiosità, degli aneddoti che sono dei piccoli tesori.

Ho iniziato verso i dodici anni come batterista. I miei idoli erano Ian Paice, John Bonham, Don Brewer, che sono stati anche i miei maestri, a loro insaputa ovviamente!

Insomma, sono un figlio del dei settanta. In quegli anni ho fatto il batterista con band della generazione precedente alla mia, ero un ragazzino in un mondo di uomini grandi. O almeno così li percepivo. Contemporaneamente, nello stesso periodo, suonavo la chitarra e l’armonica e scrivevo pezzi dei quali andavo anche molto orgoglioso, ma erano canzoni che non uscivano dal segreto della mia stanza.

alberto sanna - anima nera - anni 80 - sa scena sarda - daniele mei - 2018
nel periodo Anima Nera

In pratica, dimmi se sbaglio, hai iniziato nel pieno dell’ondata punk. Che aria c’era nel periodo in Sardegna?

Alla fine degli anni settanta avevo poco più di vent’anni e suonavo già da quasi una decina. In quel momento però, con il punk e la new wave, si apriva in Italia un varco per suonare le proprie cose in giro, le proprie canzoni inedite, e anche qui in Sardegna si poteva fare concerti prevalentemente con brani propri. Era la prima volta per me, e l’ho fatto da cantante, bassista e autore dei Masoko Tanga.

masoko tanga - alberto sanna - gianfranco de candia - giammatteo carcassi - sa scena sarda - daniele mei - 2018
Masoko Tanga, metà anni ottanta, oltre ad Alberto ci militavano Gianfranco De Candia e Giammatteo Carcassi

Com’è vivere di musica? Fare l’artista è una cosa fattibile nel 2018? Lo consiglieresti o diresti ai giovani di oggi di andare a cercarsi un lavoro?

Non so se sono un artista, so che amo creare musica ed esprimermi raccontandomi attraverso di lei. Non so se “vivere di musica” sia una cosa fattibile, ma sono certo che è la cosa che faccio!

Lo trovo un modo sano di stare a questo mondo, ovviamente è una considerazione molto personale, non ha valore oggettivo. Se proprio dovessi provare a dare dei consigli a qualcuno, giovane o vecchio che sia, gli direi: se hai una grande passione, qualunque sia, fai il possibile perché diventi la tua vita e perché nel tempo possa continuare ad esserlo. Io credo che valga davvero la pena cercare di capire quali siano le nostre vere passioni, per assecondarle, seguirle, nutrirle, e farne la nostra vita. La musica, per come la vedo io, non è un gioco, se non si avverte una grande attrazione per lei, mi verrebbe da dire un grande amore, molto meglio lasciar perdere!

high voltage - alberto sanna - raffaele cuomo - pierpaolo abis - ignazio puddu - daniele mei - sa scena sarda - anni 80 - 2018
Fine anni ’80, Bastione di Cagliari. High Voltage con Alberto, Raffaele Cuomo, Ignazio Puddu e Pierpalo Abis

Ci fai un quadro della tua produzione discografica? Il tuo ultimo album vero e proprio è Canzoni per [r]esistere del 2009, ma la tua ultima uscita è Sul palco all’Fbi Club con Fry Moneti che ha già cinque anni, tutti e due editi da S’Ard Music.

I miei ultimi brani pubblicati si trovano proprio dentro la produzione con Francesco Fry Moneti, che consta di un CD e un DVD live. Si tratta di un concerto all’FBI Club di Quartu Sant’Elena che accoglie al suo interno dodici brani, di cui la metà inediti. Le restanti tracce sono nuovi arrangiamenti di miei brani già editi in precedenza in altre vesti sonore, ma rivisti e riarrangiati per questo atipico organico, nel quale io canto e contemporaneamente suono la chitarra acustica, le armoniche e una particolare batteria a pedali di mia invenzione. Fry suona il violino e il mandolino elettrico, Maurizio Congiu suona il contrabbasso e il cubano Sixto Marquez le percussioni.

claptrap - marco rocca - raffaele cuomo - alberto sanna - daniele mei - sa scena sarda - anni 80 - 2018
The Claptrap , band Harcore punk oi! con Raffaele Cuomo e Marc Rocca, alberto suonava batteria e cantava alcuni pezzi

A proposito di Fry Moneti, come è nata la tua amicizia e collaborazione con il violinista di Modena City Ramblers e Casa del vento?

La prima volta che abbiamo incrociato i legni è stato una decina di anni fa, ad una festa di Emergency. L’amicizia è nata da una grandissima sintonia musicale che ci ha permesso da subito di suonare assieme pur senza conoscerci, anzi direi proprio di conoscerci direttamente suonando assieme, per scoprire così che la sintonia era anche umana. Un particolare non secondario per poter andare in giro per lunghi periodi.
Ancora oggi ci capita di suonare assieme e di collaborare ai reciproci progetti, ogni volta che è possibile.

Alberto Sanna - Fry Moneti - Sa scena sarda - daniele mei - 2018
con Fry Moneti

Stesso discorso si può fare per la tua collaborazione con S’Ard Music. Da quanti anni è la tua etichetta discografica? Sicuramente valorizza ulteriormente il tuo lavoro il loro appoggio.

Dal 1995 con la realizzazione dell’album degli Animanera Il Sole Negli Occhi dietro la console c’è Michele Palmas, ovvero esattamente dieci anni prima della nascita stessa della sua etichetta S’Ard Music, che inaugura le proprie produzioni con il mio album omonimo del 2005. Posso dire che, nonostante la mia casa sia il palco, lavorare in studio sulla propria musica è sempre molto bello e molto importante. Si possono capire e imparare sempre nuove cose, delle proprie canzoni e di se stessi.

Ci sono canzoni delle tue che a me piacciono particolarmente. Sono quelle più intime, quelle che sento che arrivano da una parte molto profonda di te. Proprio adesso è una di quelle. Ti spogli totalmente in questo brano e doni tutta la tua fragilità umana.

Questa non è una domanda bensì un’affermazione. Se vuoi sapere cosa ne penso, beh, te lo dico con un sorriso. Penso che tu abbia un animo sentimentale.

Alla scuola elementare è invece il tuo cavallo di battaglia. Alla scuola elementare di Sant’Avendrace è Alberto Sanna, è Cagliari.

Questa tua dichiarazione è così dannatamente lapidaria che non mi sentirei di aggiungere neanche una virgola. Non tocchis nudda!

alberto sanna - gianfilippo masserano - sa scena sarda - 2018
foto di Gianfilippo Masserano

Che cosa vedi di buono nel movimento musicale attuale, sia a livello generale sia nei confini di spiagge e scogliere che abbiamo? Vedo tante belle cose nel blues, nel jazz, ad esempio, ma non solo.

Se parli della nostra Sardegna, io sono di solito in giro a suonare, per mia fortuna. Questo però fa si che non veda molto di ciò che succede in giro. Di certo tu hai molte più occasioni di me di tastare il polso allo stato attuale della musica nell’isola, e mi fa piacere sentire da te questa positività, che anch’io comunque avverto, nei giovani musicisti che conosco, compresi quelli con i quali collaboro, ma anche in quelli con i quali incrocio la strada qua e là in giro per festival e concerti. Mentre se parli più in generale di ciò che accade in Italia, io vedo tanta gente che fa belle cose. Brunori, Zen Circus, ieri addirittura ho sentito l’ultima di Achille Lauro e mi è pure piaciuta!
Ascolto poca musica e vado molto a caso: vecchia, nuova, non importa, trovo sempre qualcosa di interessante, e me lo godo. Istintivamente sono attratto da chi cerca una comunicazione sincera. Per me la poesia è nella semplicità, nella verità, nella capacità di sintesi, nella forza di essere diretto e semplice, non nella maschera, non nel personaggio. Quella semmai è bravura, non poesia, posso anche applaudirla, ma non mi basta, io voglio piangere, e per piangere è necessaria la poesia, non basta la bravura, serve amore.

Discografia

Ecco la discografia completa di Alberto fino a oggi.
Con Bas De Tac
1982 LIVE IN NUORO mc Popolandia
Con Masoko Tanga
1987 MASOKO TANGA mc Masoko
Con T.N.T.
1989 DAL ROCK AL PEGGIO mc TnT
Con High Voltage
1990 CHI TOCCA I FILI MUORE mc Voltage
Con Animanera
1995 IL SOLE NEGLI OCCHI cd Corus
Come Alberto Sanna
1997 NOIE AL MOTORE cd Ossidiana
Con All Sun & his Jumpin’ Jivers
2003 LIVE AT MARLIN CLUB cd Ossidiana
Con Radioclash
2004 IN MEMORIA DI JOE STRUMMER 1952/2002 cd Ossidiana
Come Alberto Sanna
2005 ALBERTO SANNA cd S’ard
Come Alberto Sanna
2009 CANZONI PER (R)ESISTERE cd S’ard
Come Alberto Sanna
2011 ANGELI, SPIAGGE E CANZONI cd L’Unione Sarda
Come Alberto Sanna & Fry Moneti
2013 SUL PALCO ALL’FBI CLUB cd S’ard
Come Alberto Sanna & Fry Moneti
2014 SUL PALCO ALL’FBI CLUB dvd Musiaraiser