Intervista agli organizzatori del X Mile Stone Blues Festival

Simone MurruInterviste

La nostra intervista ad che ci parla della nascita del festival, della sua passione per il blues e di come vede il panorama blues isolano

Intervista di Simone Murru

Quando e come è nato il festival? Ci sono stati altri episodi di blues precedenti al festival?

Il X Mile Stone Blues Festival nasce nel 2016 per la volontà di creare una realtà Blues in cui la scena locale avesse uno spazio genuino, sobrio, semplice ma comunque molto caloroso in un centro dell’hinterland, Decimomannu, che tanto ha dato e continua a dare alla musica in Sardegna.

Nasce assieme dalla tanta passione e dal tanto tempo dedicato al blues e alla musica “povera” in generale, attraverso un vero e proprio accurato studio del genere e delle produzioni musicali lungo il corso della mia carriera come musicista e songwriter e ancora come interprete del blues sardo in tutte le sue sfumature.

Il vostro festival, nella sua prima edizione, ha avuto una preziosa e forte vocazione regionale, come vedete il futuro?

L’obbiettivo è quello di dare spazio, nei limiti del possibile, al Blues Made in Sardinia. Ma quest’anno avremo anche un ospite proveniente dagli States, e questa sarà la strada che percorreremo anche in futuro.

Come valutate il panorama del blues in Sardegna? Quali artisti porterebbe ancora sul palco?

Il panorama blues sardo è veramente di altissimo livello, e non potrebbe essere altrimenti, date le caratteristiche della nostra terra, l’insularità, le grandi difficoltà cui siamo sottoposti quotidianamente, e la bellezza che contrasta con tali ostacoli.

Siamo un pò schiavi, un pò ribelli, sfruttati e maltrattati ma alla fine ci salviamo sempre, grazie alle infinite risorse che la nostra terra ci offre. La Sardegna è una terra povera e ricca al tempo stesso, magica, mistica ma anche molto concreta e semplice. Il panorama artistico nella scena Blues Sarda è molto vasto, è difficile fare nomi. Farei suonare tutti e tutti insieme su un palco, prima o poi ci riuscirò.

Ci sono degli episodi musicali nella tua vita di musicista e organizzatore da ricordare con artisti o altre personalità del blues?

Gli episodi sono tanti, personalmente da musicista ho avuto la fortuna e il piacere di suonare e dividere il palco con tanti artisti sardi, italiani ma anche europei e americani. Ricordo con piacere Eric Sardinas e Blu:ztep a Narcao Blues ormai più di 10 anni fa. Ancora oggi ogni volta che suono con Vittorio Pitzalis per me è una festa.

Qualche anticipazione sul prossimo programma e le date della prossima edizione?

Il programma è ancora in fase di definizione. Le date saranno 3, 4 e 5 agosto 2018

Quali sono le realtà musicali e organizzative con cui collaborate?

Cagliari blues radio station, Sulle Strade del Blues e Jailbreak Tattoos

In generale come valutate lo stato vitale del blues dopo più di 100 anni?

Direi che il Blues vive in questi anni una seconda giovinezza, soprattutto in Sardegna. Sono tanti i musicisti che si ritrovano a suonare blues, che lo sentono, che lo diffondono.

Ritenete, quindi, che sia ancora una musica in grado di compiere la sua mission?

Sono sempre stato salvato dal Blues e dalla musica, in generale. Ti ho detto tutto.