Addio Salis Addio apre Seduto sull’alba a guardare, secondo album dei Salis’n Salis, edito in due versioni dalla sussidiaria della EMI, Cipiti Records nel 1974 e nel 1980 da La Strega Records, etichetta sarda di Lucio Salis, autore anche di tutti i testi. Nel 2010 l’album è stato ristampato dalla label specializzata nel recupero di produzioni storiche del rock anni settanta AMS.
I Salis, fondati dai fratelli Antonio e Francesco Salis, da Mario Tunerani e da Mariolino Paliano, hanno avuto nel loro percorso diversi cambi di formazione, coinvolgendo musicisti come Pier Paderni e Paolo Gerardini, provenienti dai JB Club, nei quali suonava anche Mauro Pagani, per un breve periodo Pino Martini e Salvatore Garau, poi entrati negli Stormy Six, il jazzista Antonello Salis e altri.
Antonio e Francesco Salis, originari di Santa Giusta, vicino Oristano, arrivano direttamente dall’esperienza nei Barritas, formazione diventata famosa per Gambale Twist e per la prima Messa Beat italiana, eseguita nella Cappella Borromini di Roma nel 1966, e nei quali ha militato Benito Urgu.
Il loro esordio Sa vida ita est del 1971, pubblicato da Produttori Associati, li inserisce nel filone prog rock e nel 1972, sempre per Produttori Associati, pubblicano un 45 giri split con Fabrizio De Andrè. Il loro terzo e ultimo LP sarà Dopo il buio la luce del 1979.
Il continuo insuccesso, dovuto agli scarsi investimenti delle case discografiche, li porta diverse volte a sciogliersi e ricomporsi – Seduto sull’alba a guardare è considerato quasi un album solista di Antonio – fino allo stop definitivo nel 1980.
Francesco Salis ci lascerà a maggio 2007.