12 Ore all’alba
TES, 2019
Omini in sa domu
Vengo dalla tua sinistra oltre quello stralcio di blu
dal sud da dove molti non sanno ancora cos’e un CUD
a tu per tu parli solo delle spiagge
io di pace in cui le stelle ancora illuminano strade e antiche stracce
In cui chi tace e temuto più di chi blatera
dove non ti do un cazzo ma se meriti io do l’anima
in cui ti salvi con due cose, l’ignoranza o la passione
Perché se realizzi dove stai sai già la conclusione
BANG!
parlo fame sensazioni vere
crampi allo stomaco e acidità per settimane intere
Ma se mi chiedi come sto, va sempre bene
Resto ancora in piedi ma lo sai come procede
una ragione, un’ opportunità, un motivo
La dignità e l’orgoglio nonostante in giro nulla è vivo
Con la forza di un’ulivo piegato dal vento
Attendo che a ogni alba venga fuori il mio momento
Là, dove pure la polvere ha un diverso odore
come di antico, un profondo potente sentore
ai confini del mare alle porte del sole
portiamo in giro una mole di fatti e poche parole
padroni di una lingua antica
guerrieri senza tempo su cui non attecchisce la fatica
spalle larghe sopravvissuti mille piaghe
e voi inibiti come al cospetto delle pietre di un nuraghe
Omini in sa domu, oh my god! Danger
Omini in sa domu, oh my god! Danger
Omini in sa domu, oh my god! Danger
Omini in sa domu, omini
Potresti lasciarti andare e disegnare forme con le stelle
su un cielo terso stanno li come mai hai potuto vederle
dove il sole e la luna
s’incontrano guardandosi lontani contemplando la loro sfortuna
di non potersi avere
per questo il tramonto scalda il cielo dandoglielo in dono tutte le sere
ma ti accontenti della tua spiaggia priva
che non c’e nell’aldilà consigliato a Dio da De Andrè
E’ la più bella donna, quella che non ti lascia
di cui ricorderai il profumo sempre e ovunque vada
lo resterà per sempre, perché lei non ti lascia
per ogni lacrima versata dalla lontananza
E’ la casa più calda, la più umile e accogliente
È la più salda, la più affabile, la più tagliente
Ancora echeggiano preghiere dentro le miniere
La Terra piange tra i poligoni tutte le sere
E si campa nonostante la stampa
Nonostante il destino ti separi da chi salpa
Attendo il tuo risveglio libero da ogni male
Con la forza di lottare con affianco il tuo Maestrale
Oltre
Corro più forte sono in cerca di risposte
Per non sentirmi stretto tra le morse dei forse
In mezzo ad un’oceano senza ossigeno
Resto tra quelli che anche in piena burrasca, stanno a galla e ridono.
Si riparte dall’ultimo passo falso
Il punto esatto resta zero, pronto a trattenere il fiato
Chi si accontenta gode, non dal canto mio
Da me pretendo più di quanto pretende Dio
Fiato sul collo, pugno stretto e con l’affanno
Gli dò quel che voglio, per quel che voglio aspetteranno
Perché, la vita è in prestito e i conti prima o poi
Li farò, ma ora arrivo dove tu non vuoi
Qua, si assottigliano le chance
Chi ha bruciato la sua, vorrà la mia comprandomi con qualche avance
Son più furbi che intelligenti
L’intento è di fottermi, sorridendomi innocenti
Mi attrezzo coi mezzi che, buttano giù il tramezzo
Che mi ha fatto a pezzi e mi ha diviso da quello che apprezzo
Ho spalle belle larghe, porto tutto in groppa
Sto in mezzo alla tempesta, rido e aspetto il vento in poppa
Ed il mio sguardo verso l’orizzonte cambia,
Perché con l’impossibile a volte non c’è distanza,
Tra scelte che non vorrò prendere
E quello per cui tanto, ho dovuto attendere, il tempo non è abbastanza
Cerco un segnale forte chèri, che mi porti fuori da tutto questo casino
Lontano da qui, lontano da chi mi vuole in fila in attesa col numerino
Pesante come i colpi sul beat
Scelgo battiti diversi da una vita in repeat
Cerco un segnale forte, più dei tuoni all’orizzonte
Del cemento che calpesto giorno e notte
In queste strade, dove ogni giorno piange un cristo
Qua dove pure il nome Dio ha l’asterisco,
Dove tutto dipende pensi il peggio possa capitare agli altri
Ma in un niente fai parte dell’altra gente
Tra Sodoma e Gomorra tutto è studiato ad hoc
In preda di visioni oniriche grazie a una sala slot
L’evoluzione vuole la mia anima in un barcode
In lotta contro pensieri che esplodono come un flash mob
Ho stretti sogni che pesano mille libre
Vivo grazie a questi e questi vivono delle mie vibra
Funambolo, su una vita che oscilla
So che il vero significato è nascosto in ogni postilla
Che mi insegna a diventare più stronzo,
se voglio avere più confidenza con il mondo che ho attorno
Un passo alla volta come uno sparo nel buio
Un connubio con te stesso in cui hai tolto ogni dubbio
poteva esser peggio di così ma chèri
C’è un motivo se siamo arrivati a questo punto qui
Dobbiamo tenerci in piedi pronti a buttare giù tutti
Uno alla volta come avrebbe voluto Stefano Cucchi
Bonu Sound
Sollevami da terra perchè qua fa troppo caldo
Fammi spazio dentro un posto che può andare bene a me
Io vivo la mia vita, ma non trovo la mia casa
In questo posto dove vivo, ho trovato solo te
Tu che sei la luce bianca, ogni pensiero mio riflesso
Dentro agli occhi di una donna che guarda dentro di me
Porta via ciò che ho di buono e lascia qua tutto il mio male
Affinché il mondo, lui da solo, elimini il male che è in se
Il rancore non ha posto, se facessi ciò che dico
Perchè libero di tutto e volerei con le mie ali
Porterei via da qui, tutto ciò che è bene e amore
Lascerei come ricordo, tutti quanti i miei ideali
Come il suono segna il tempo che scandisce i quattro/quarti
Anche il pensiero di ogni uomo lascia traccia nei suoi anni
È facile cambiare, non lo è dimenticare
Ma la vera impresa è quella di non essere scordati
Portami via adesso, e non pensarci più
In questo stesso momento, ora che sono giù
Ridammi un’altra vita perchè voglio ritrovarmi
Aiutami a risollevarmi
Fai presto non c’e tempo, dammi il tuo coraggio
La vita è un frammento, siamo solo di passaggio
Il fuoco non si è spento
E tutto ciò che sogno, dando il massimo, lo avrò stando al tuo fianco
Resta soltanto un pò di più, fammi assaporare il gusto
Che non sento da tempo, caldo come un battito, fammi fare il giusto
Per stare bene adesso
Aiutami a risollevarmi tu che puoi, fammi capire che è successo
Il tempo passa e ciò che ho attorno è velleitario
Mi rifugio nelle piccole cose, che lo rendono più vario
Lo scenario resta tale provo a farmelo piacere
Passo giornate intere a cancellare dubbi e avere
Spiragli che ridanno sensazioni, cullami col tuo respiro verso altre direzioni
Verso posti dove il sole scalda per davvero
Dove un cuore appesantito, risulta più leggero
Dove il nero non ha spazio, dove solo le emozioni fanno un uomo sazio
Un’uomo che ha pagato un caro dazio
Aiutalo a vedere, a crescere e ad avere
Quello per cui lotta, aiutalo a fare del bene
Portalo via adesso, in questo stesso momento
Ridagli un’altra vita perchè vuole ritrovarsi
Aiutalo a risollevarsi
Interludio
May Day
Sollevami da terra perchè qua fa troppo caldo
Fammi spazio dentro un posto che può andare bene a me
Io vivo la mia vita, ma non trovo la mia casa
In questo posto dove vivo, ho trovato solo te
Tu che sei la luce bianca, ogni pensiero mio riflesso
Dentro agli occhi di una donna che guarda dentro di me
Porta via ciò che ho di buono e lascia qua tutto il mio male
Affinché il mondo, lui da solo, elimini il male che è in se
Il rancore non ha posto, se facessi ciò che dico
Perchè libero di tutto e volerei con le mie ali
Porterei via da qui, tutto ciò che è bene e amore
Lascerei come ricordo, tutti quanti i miei ideali
Come il suono segna il tempo che scandisce i quattro/quarti
Anche il pensiero di ogni uomo lascia traccia nei suoi anni
È facile cambiare, non lo è dimenticare
Ma la vera impresa è quella di non essere scordati
Portami via adesso, e non pensarci più
In questo stesso momento, ora che sono giù
Ridammi un’altra vita perchè voglio ritrovarmi
Aiutami a risollevarmi
Fai presto non c’e tempo, dammi il tuo coraggio
La vita è un frammento, siamo solo di passaggio
Il fuoco non si è spento
E tutto ciò che sogno, dando il massimo, lo avrò stando al tuo fianco
Resta soltanto un pò di più, fammi assaporare il gusto
Che non sento da tempo, caldo come un battito, fammi fare il giusto
Per stare bene adesso
Aiutami a risollevarmi tu che puoi, fammi capire che è successo
Il tempo passa e ciò che ho attorno è velleitario
Mi rifugio nelle piccole cose, che lo rendono più vario
Lo scenario resta tale provo a farmelo piacere
Passo giornate intere a cancellare dubbi e avere
Spiragli che ridanno sensazioni, cullami col tuo respiro verso altre direzioni
Verso posti dove il sole scalda per davvero
Dove un cuore appesantito, risulta più leggero
Dove il nero non ha spazio, dove solo le emozioni fanno un uomo sazio
Un’uomo che ha pagato un caro dazio
Aiutalo a vedere, a crescere e ad avere
Quello per cui lotta, aiutalo a fare del bene
Portalo via adesso, in questo stesso momento
Ridagli un’altra vita perchè vuole ritrovarsi
Aiutalo a risollevarsi
Sollevami
Sollevami da terra perchè qua fa troppo caldo
Fammi spazio dentro un posto che può andare bene a me
Io vivo la mia vita, ma non trovo la mia casa
In questo posto dove vivo, ho trovato solo te
Tu che sei la luce bianca, ogni pensiero mio riflesso
Dentro agli occhi di una donna che guarda dentro di me
Porta via ciò che ho di buono e lascia qua tutto il mio male
Affinché il mondo, lui da solo, elimini il male che è in se
Il rancore non ha posto, se facessi ciò che dico
Perchè libero di tutto e volerei con le mie ali
Porterei via da qui, tutto ciò che è bene e amore
Lascerei come ricordo, tutti quanti i miei ideali
Come il suono segna il tempo che scandisce i quattro/quarti
Anche il pensiero di ogni uomo lascia traccia nei suoi anni
È facile cambiare, non lo è dimenticare
Ma la vera impresa è quella di non essere scordati
Portami via adesso, e non pensarci più
In questo stesso momento, ora che sono giù
Ridammi un’altra vita perchè voglio ritrovarmi
Aiutami a risollevarmi
Fai presto non c’e tempo, dammi il tuo coraggio
La vita è un frammento, siamo solo di passaggio
Il fuoco non si è spento
E tutto ciò che sogno, dando il massimo, lo avrò stando al tuo fianco
Resta soltanto un pò di più, fammi assaporare il gusto
Che non sento da tempo, caldo come un battito, fammi fare il giusto
Per stare bene adesso
Aiutami a risollevarmi tu che puoi, fammi capire che è successo
Il tempo passa e ciò che ho attorno è velleitario
Mi rifugio nelle piccole cose, che lo rendono più vario
Lo scenario resta tale provo a farmelo piacere
Passo giornate intere a cancellare dubbi e avere
Spiragli che ridanno sensazioni, cullami col tuo respiro verso altre direzioni
Verso posti dove il sole scalda per davvero
Dove un cuore appesantito, risulta più leggero
Dove il nero non ha spazio, dove solo le emozioni fanno un uomo sazio
Un’uomo che ha pagato un caro dazio
Aiutalo a vedere, a crescere e ad avere
Quello per cui lotta, aiutalo a fare del bene
Portalo via adesso, in questo stesso momento
Ridagli un’altra vita perchè vuole ritrovarsi
Aiutalo a risollevarsi
Mondo Cane
È il ritorno del goppai
che non sente i vostri abbai
da quando inizia e questa strada imboccai
mi liberai traboccai, mi consolai dai guai
facendo delle canzoni passi carrai
ho fatto filtri con le lettere dell’alfabeto
ho fatto sbianco e nello stesso tempo a botte col mio spettro
ho messo a tempo pentolacce col gusto retro
un basso, un campione, la mia voce e bo
e non ci tengo a entrare nella tua cronologia
una botta e via distruggo ogni mia fobia tuttavia
ce sempre qualche cosa che va storto
perche non vogliono che paghi il biglietto ridotto
sotto sotto mi sono rotto rotto
indotto a non avere scorciatoie pago scotto
d’ altrocanto i leghisti non ce l’hanno piu con me
la caccia alle streghe mira a un altro mio frate
anche se mi chiedono il permesso di soggiorno
e una cosa che ho imparato a sopportare oggigiorno
diamine, a far la differenza non è cio che metti a fuoco ma bensi cio che e nascosto e
resta al margine
come va? tutto a posto e nulla in ordine
se hai del buono offrine, se hai del male soffrine
ogni metro di questa vita me lo suono
come un canale resto mono
e io ne voglio sempre di piu non e il momento ancora di dire basta
e penso a quanto e bello qua giu senza seguire la corrente rimasta
per me se vuoi darci un ascolto va bene
se non ti va la porta e quella va tene non me ne
la mia non e un ossessione ma un gene
che preme sull’uscita quando l’aria non si tiene
Ho iniziato dipingendo i muri della città
e delle prese per il culo ne facevo freestyle
registravo su cassette poi son passato ai file
e dal 96 ad oggi non ne provo sazietà
faccio rime a-b-a-b a volte a-b-b-a
a-a-b-b, a-b-b-c-c-a
se la pensassi come tutti avrei piu tatuaggi
farei happy anding nei centri massaggi
non darei peso a scioperi e proteste
sinche le loro questioni non toccano il mio interesse
passerei giornate intere dalla mattina alla sera
a sbraitare e urlare quanto la vita nera
la questione non e non sapere integrarsi
la questione e non volerne sapere di uniformarsi
in una gregge senza un pascolo
senza trovare il bandolo
la mia e una vita vista col grandangolo
ho una visione ampia
imparare a giocare a briscola per impegnarmi la vecchiaia
come va? tutto a posto e nulla in ordine
ma cerco zone un po piu floride
Interludio Livin’ with the Blues
Ancora no
È il ritorno del goppai
che non sente i vostri abbai
da quando inizia e questa strada imboccai
mi liberai traboccai, mi consolai dai guai
facendo delle canzoni passi carrai
ho fatto filtri con le lettere dell’alfabeto
ho fatto sbianco e nello stesso tempo a botte col mio spettro
ho messo a tempo pentolacce col gusto retro
un basso, un campione, la mia voce e bo
e non ci tengo a entrare nella tua cronologia
una botta e via distruggo ogni mia fobia tuttavia
ce sempre qualche cosa che va storto
perche non vogliono che paghi il biglietto ridotto
sotto sotto mi sono rotto rotto
indotto a non avere scorciatoie pago scotto
d’ altrocanto i leghisti non ce l’hanno piu con me
la caccia alle streghe mira a un altro mio frate
anche se mi chiedono il permesso di soggiorno
e una cosa che ho imparato a sopportare oggigiorno
diamine, a far la differenza non è cio che metti a fuoco ma bensi cio che e nascosto e
resta al margine
come va? tutto a posto e nulla in ordine
se hai del buono offrine, se hai del male soffrine
ogni metro di questa vita me lo suono
come un canale resto mono
e io ne voglio sempre di piu non e il momento ancora di dire basta
e penso a quanto e bello qua giu senza seguire la corrente rimasta
per me se vuoi darci un ascolto va bene
se non ti va la porta e quella va tene non me ne
la mia non e un ossessione ma un gene
che preme sull’uscita quando l’aria non si tiene
Ho iniziato dipingendo i muri della città
e delle prese per il culo ne facevo freestyle
registravo su cassette poi son passato ai file
e dal 96 ad oggi non ne provo sazietà
faccio rime a-b-a-b a volte a-b-b-a
a-a-b-b, a-b-b-c-c-a
se la pensassi come tutti avrei piu tatuaggi
farei happy anding nei centri massaggi
non darei peso a scioperi e proteste
sinche le loro questioni non toccano il mio interesse
passerei giornate intere dalla mattina alla sera
a sbraitare e urlare quanto la vita nera
la questione non e non sapere integrarsi
la questione e non volerne sapere di uniformarsi
in una gregge senza un pascolo
senza trovare il bandolo
la mia e una vita vista col grandangolo
ho una visione ampia
imparare a giocare a briscola per impegnarmi la vecchiaia
come va? tutto a posto e nulla in ordine
ma cerco zone un po piu floride
Distanti
Quando le lacrime non hanno più sapore
quando il miglior tempo ha spinto la tempesta altrove
quando non importa il come o il dove
importa solo spalancare gli occhi al cielo e aver di fronte il sole
l’ appartenenza e persa lasciando posto alle necessità
i passi muovo lo spirito a gran velocità
alla fermata i volti cercano riposo
l’idea di un mare piatto gela ciò che e rumoroso
sirene tagliano quell’ attimo di quiete
che con quel senso lieve riempie a fondo queste crepe
strade sconosciute sotto lo stesso segno
cambia foglio ma la mano e la stessa che sul disegno
traccia sul tempo forme e linee sempre più evidenti
cancella il grosso ma i solchi sono presenti
sull’attenti su contro tempi imprevedibili
se hai la calma e la pazienza be custodiscili
la lotta è sempre ad armi impari
le nocche fanno strada ai desideri il tempo stringe quindi sbrigati
ho capito grazie a dio
che vivere col resto che osserva vuol dire costruire il mio
consapevole che se chiedo a cio che mi circonda
prima rinunciavo ora attendo che risponda
consapevole che se chiedo a cio che mi circonda
attendo che risponda si ma pronto ad aprire un’altra porta\
come procede? procede si sale si attende
si cercano stimoli quando la pressione cede
come procede ?
procede con un delay che si cancella non appena calco play
E tutto ciò che hai davanti si vede meglio solo quando si e più distanti
e sento come
voci in me risonanti mi portano a colori sempre più accattivanti
restando come
sempre uno fra tanti uno che si mescola tra tanti passanti ed il mio nome
uno fra tanti sognanti che ci può esser di meglio di cio che si ha davanti
La mano sotto al mento regge il peso dei pensieri
scorrono paesaggi sfuocati davanti dentro echi
creano un caos che non molla
e grazie a questo se ho indossato la vita a tracolla
la questione e sapere se cio che circonda
fa al caso o senti dentro l’ennesima baraonda
sicuramente impari che non con tutti vai d’accordo
e il tempo o lo investi o lo butti
si impara a investirlo su cio che alimenta
lontano da cose non dette da cio che non cementa
supero i trenta con la sete di sapere sempre
non si arriva mai e questo apre la mia mente
tenendo stretto al cuore chi per niente
al mondo farò in modo che soffra ingiustamente
la quiete salda lotto che acquisirla
per non perderci il fegato in questa merda di vita
come procede? procede
ci si concede nonostante quello che succede metta in dubbio la fede
come procede? procede sempre in play
immaginando sempre come mi vorrei
Padrone del Tempo
Sento segnali di pericolo, my friend
Segnali che non senti dalle, boy band
Sognavi vita e amore come “Jesahel”
Ma trovi solamente storie maledette come Hannabel
Rimango nel fottuto cerchio
Ed ogni diavolo che ho dentro dò il suo cazzo di coperchio
You know?, Capisc?Entiende?
Smetterò se arriverò alle famose calende
Finché la mente tiene finché
Non riuscirò a darmi tutti i perchè
Sono il padrone del tempo
Tengo botta rimanendo al margine come un lembo
Seppure tengo stretto ciò che molti han perso
So l’importanza di ogni verso, ogni birra che verso
È un fratello che penso
E nonostante il resto, resto.
Ed ogni gesto dietro ha una motivazione
Per scrollarmi da dosso qualsiasi brutta situazione
Morte tua vita mea,
perchè il fiato è corto e la vita è una continua apnea
Volevi una lezione, qua non la trovi
La situazione beh non è delle migliori
Metto a tempo ogni lamento e scelgo l’andamento
Lento, ed entro un breve lasso di tempo
Invado ogni tuo filamento
Padrone del tempo
Dovevo nascere con il carisma di una webstar
Avrei tutto già pagato al ristorante come al bar
Sarei il divo dei tuoi sogni tipo a Fatima
Mi aspetteresti assieme alle bestie di satana
Sto in mezzo alle frequenze del demonio
Vuoi 1500 bombe a sera? Saluta Antonio
Un buon inizio come quelli che vedono
10 m.c. legati assieme sul fondo dell’oceano
Ma qui non siamo come in Philadelphia
Qua per solidarietà ti impiccano con la Keffiah
Scriba delle vite maledette
Non mettetemi alle strette sono solo canzonette
Che tiro sù per uscire dalla routine
Ed evitare di finire a Roilpnol e gin
Giro della staffa se Dio vorrà
Riempio ‘sta caraffa, una gamba qua e una gamba là
Mi paro il culo con mutande di ferro
Perche ancora la fiducia verso il mondo non la afferro
Lascio il caos per zone diverse
E se dovessero chiederti, mi hanno ucciso alle tue feste
Interludio – Instrumental
In queste strade
Sono cresciuto impastando la merda,
sudando sangue per una cazzo di moneta sempre in debito
Volevo solo ciò che merito e adesso che medito
c’ho i denti rotti a forza di masticare la pietra
Sono nato senza una buona stella
Ma non ho mai perso la meta, un profeta senza cometa
Non si arrende a questa merda.
Sono un’etico erede degli antichi costruttori dei nuraghi
La vita può solo forgiarmi e non mi uccidi neanche se mi spari
Ho solo polvere tra le mie mani
Sembro il prodotto di centomila cazzuti schiavi
Io che mi son fatto da solo senza papi e mami
Senza merdose paghette settimanali
Voi che vivete facile col piatto pronto e problemi banali
Voi che non avete visto la fame, voi che non avete vissuto male
Voi che male che vada pagherete per fare l’amore perché resterete soli come un cane
Che avete pane per i denti e non sapete masticare voi
Voi avvoltoi facce pulite che comprate tutto
Voi che avete chi vi pulisce il culo
Nati con a portata di mano il futuro
Voi figli di papa col domani in tasca, che state là davanti alle vetrine
Ma con le chiavi in mano, a voi che basta solo aprire
In queste strade di chi ha preso
E chi quel tutto non lo ha avuto mai
Tra chi ha vissuto col culo all’asciutto
E chi giorno per giorno risolve i suoi guai
Vive ogni giorno col sogno perduto
Perché il culo all’asciutto non lo ha avuto mai
Quel poco che ha è perché ci ha creduto
Non ha intenzione di lasciarlo andare mai
Sapessi che volto ha la fame, io l’ho vista in faccia
Ci ho parlato e mi ha aiutato a fare un’altra traccia
Su cui ho sputato tutto quel che non tornava
Io parlavo le mi sussurrava stringeva dannata
Sapessi che colore ha il cielo, il cielo dell’insonnia
Il colore dei pensieri, del sonno alla gogna
Notti in cui sognavo solo un’opportunità
Notti in cui volevo essere più là che qua
La sensazione di non aver la terra sotto e credi
Di non essere sicuro di atterrare in piedi
Il rischio è di pagare tutto sulla propria pelle,
Su cui rimane il segno, già parlo di quelle.
Carte scoperte del da fare ne ho una mezza idea
L’altra mezza mi farà vivere in apnea
Con la notte in cui si crea, passata ad assorbir le botte
Il tempo passa e se si fa sarà dopo la mezzanotte
Quel poco che ho non ve l’ho chiesto, me lo sono preso
Mentre a chi gliel’hanno regalato si è finto sorpreso
Ci ha provato ma senza capacità
È come una falla in una barca, col tempo s’allargherà
Uno dei tanti o uno su mille scegli tu il finale
Sulle tue gambe o su quelle dell’altri, non è uguale
Grazie a papà che risolve i tuoi capricci
O grazie a te che risolvi, tra mille sacrifici
Glamour
Sicuramente non mi trovi in posti V.I.P. da club
Con in mano spritz e in sottofondo Dub
Piuttosto tip tap, jazz, hip hop, swing e cut
Di giuste vibrazioni messe a tempo del Tap
Sto in mezzo a bancarelle di usato e vinili
La mia Route 66 da Bologna ai Navigli
Produzione artigianale, confezionato a mano
Solo di mano in mano può arrivare
In questa guerra tra views, like e tweet
Privacy, copyrights, data gates e Wikileaks
Guardo fuori quest’era digitale
e penso che dovrei essere avargarde ma ‘sta bagarre e mortale
Ricerco ciò che antecede la mia nascita
Quindi nulla di nuovo e a volte capita
Di pensare che se magari fossi cresciuto nerd
Capirei l’High Tech di conseguenza avrei più verve e invece
Sono una goccia in quest’oceano di buchi nell’acqua
E ciò che m’infatua è il motivo da cui la tua moda evacua
Per l’Hip Hop non c’è un’app che ti aiuta e per il rap
La realtà è senza limiti di C.a.p.
Gioco le mie carte la vita è il croupier
Ho solo queste in mano, spero nelle altre tre
Magari con la prossima tiro su un cabaret
Che mi permetta di godermi la vecchiaia ad hammamet
Ma ora, se volevi il fattore da Got Talent
Stop al televoto, questo è un ‘altro ambient
Boombap manent, la moda vola via
Keep it real come negli anni ’90 e così sia
Fuori dai brand e dal pensiero che hai in testa
In cui l’Hip Hop è concepito come un ballo da palestra
Tipo zumba in combo con la rumba
Sei convinto ma il solo pensiero è una cacumba
E tu mi trovi sempre qua, sempre al solito posto
Mi trovi dove pompa il suono più tosto
Mi trovi qua davanti, mi trovi dentro te
Mi trovi dove si ha del gusto ma non in sala da te
Mi trovi dove, dove lo sporco da calore,
In quei momenti no in cui non ci sono parole
Mi trovi su quel muro, con un pò di colore
Mi trovi sulle moves riuscite col sudore
Parto ed ogni quarto è autentico
Accademico col bacio
Non col quarto d’ora di ritardo, frenetico
L’arto scrive e intreccia fili come trame un sarto
Da lanciare sul tuo stereo come viveri da un cargo
Break, stimolo flashback reality check premi play
Rimani sotto effetto jet leg, playback sfasati che sfiorano il ridicolo
Manca il soul che è quello che ti da il brivido
Bomber, non rimo titoli in grassetto dei giornali o slogan
Di propaganda con striscioni in giro con le Hogan
Lascio l’ovvio in mano agli adulatori
In viaggio con le droghe che li portano sentirsi autori
Non servono tante parole anzi
Ne servono poche, giuste e sincere seguite da fatti che avanzi
Teste dure nonostante il viavai
Dai vivai con la quiete dei bonsai e per il tuo Hi-Fi
Amplifico il segnale originale,
Lo porto dentro di giorno esce sotto effetto lunare
Pronto a dare quel qualcosa in più che possa ravvivare
Quelle volte in cui mi affaccio e penso
Qua che cazzo ci sto a fare
Tengo un mood su di un groove che non sta sui Suv
Un loop very good che ti manda a Lourdes
Mentre guardi views spingo il nome U.S.
In cui ci trovi un’anima, come quando ascolti blues
L’estro spinge alla destra del mio lobo
Fedele alle radici ma cittadino del globo
Mentalità di realtà Anti-Fa frasi
Con la fascia al braccio come i capitani
12 Ore all’Alba
Lascia che io impari dai miei errori
In modo che la mia visione migliori
Lascia che io veda questi fiori
Diventare forti, più forti dei venti che ci son là fuori
Piantare le radici sempre più
In profondità aldilà ogni muro è da buttare giù
È l’ordine naturale delle cose
Andare contro al fatiscente ordine di chi le impone
Il tempo favorisce la bonaccia
Il sole il tramonto bacia
Buon preludio purché si taccia
La mente il proprio sentiero lascia , una voce parla
Come i pianeti la galassia, sussurra
Cercando nel buio più profondo la parte più azzurra
La sensazione è di esser dietro ad una parete curva
Dentro una bolla, in cui traspare ciò che turba ma
Lascia che io impari dai miei errori
In modo che la mia visione migliori
Lascia che io senta la luna calda,
La sua energia, finché non sarà l’alba
Sussurra, dodici ore all’alba la notte è la che guarda
L’anima, sussurra, sulle notte ora danza la musica riscalda
Sarebbe perfetto ci fosse pioggia
Perchè l’anima si lavi ad ogni goccia
È l’ora di punta in fila, è l’ora di punta ancora
Una vita imbottigliati in tutti i sensi ma ora
La nebbia intensifica le luci
Oltre alle quali sono nascoste le stelle
Le stesse a cui i sogni addosso cuci
Ti rideranno dove vai, quando vorrai vederle
Alberi spogli nel rosso dell’autunno
Aspettan primavera come la campana quando ero alunno
Pronto a liberare le energie, correre per quelle vie che sentivo solo miei
Quelle che han fatto sì che la musica girasse,
Che la poesia non mi abbandonasse,
Che indirizzasse il mio sguardo oltre quelle luci
Oltre la nebbia, oltre ciò che crea indugi
Lascia che io impari dai miei errori
In modo che la mia visione migliori
Lascia che io veda questi fiori
Ad ogni alba donare al mondo i loro colori
Come Musica
Quello che il passato me lo porto sulle gambe
Conscio che se non mi ha ucciso mi ha fortificato
Inspessendo la materia, rendendomi mutante
Dove il vento cambia le persone in un’istante
Reo confesso dei miei sbagli vivo nel mea culpa
Anche se so che vengo al mondo in una truffa
Dove il più furbo ruba la pelle agli altri
E più gli associ ai meglio miti ma sono i peggio codardi
Ho visto il meglio e il peggio
Ho perso il meglio e ho preso il peggio
A volte combattendo solo col silenzio
Lasciando nel palato questo gusto grezzo
Che spesso torna a farmi visita anche se disprezzo
Allontanati da me fammi vivere
Fammi ridere, fammi sorridere
Non compattarmi a questo nulla che non sà più scrivere
Tra le righe vedo il vuoto che vi può descrivere
Comunque vada noi restiamo, nel bene e nel male
E si ci siam persi qualcosa, sarà uguale
Il tempo passa lento, sento il ticchettio
E resto qua davanti, solo io
Controvento, solo io
E resto con le sole forze che ho
In mezzo a questo via vai, in mezzo ai tanti però
Cercando nel profondo lo strato più spesso
In cui rispondo al resto o peggio in cui domando a me stesso
E stringo i lacci a queste scarpe un’altra volta
in corsa, appena uscito da una strada come capovolta
fatta di tante impressioni e poche parole
quindi restano impressioni senza certezze e tanta mole
dietro a quell’angolo lascio quello che ero
ma e altre tanto vero quello che sono lo devo a quel sentiero
la strada davanti porta ad essere quel che spero
non tanto diverso, consapevole che il planisfero
È il limite che metto per correggere ogni pecca
io ci sono sono pronto altrimenti ci si becca
e vado avanti ricordando quegli odori, quei sapori
quel poco che ci ha reso persone migliori
indelebili, trascritte sulla pagina di un diario
sempre li ma ingiallito dal tempo che sicario
prende la mira pronto a premere ad ogni passo falso
arso dallo stesso fuoco, per quello che ne e valso
Solo io
Quello che il passato me lo porto sulle gambe
Conscio che se non mi ha ucciso mi ha fortificato
Inspessendo la materia, rendendomi mutante
Dove il vento cambia le persone in un’istante
Reo confesso dei miei sbagli vivo nel mea culpa
Anche se so che vengo al mondo in una truffa
Dove il più furbo ruba la pelle agli altri
E più gli associ ai meglio miti ma sono i peggio codardi
Ho visto il meglio e il peggio
Ho perso il meglio e ho preso il peggio
A volte combattendo solo col silenzio
Lasciando nel palato questo gusto grezzo
Che spesso torna a farmi visita anche se disprezzo
Allontanati da me fammi vivere
Fammi ridere, fammi sorridere
Non compattarmi a questo nulla che non sà più scrivere
Tra le righe vedo il vuoto che vi può descrivere
Comunque vada noi restiamo, nel bene e nel male
E si ci siam persi qualcosa, sarà uguale
Il tempo passa lento, sento il ticchettio
E resto qua davanti, solo io
Controvento, solo io
E resto con le sole forze che ho
In mezzo a questo via vai, in mezzo ai tanti però
Cercando nel profondo lo strato più spesso
In cui rispondo al resto o peggio in cui domando a me stesso
E stringo i lacci a queste scarpe un’altra volta
in corsa, appena uscito da una strada come capovolta
fatta di tante impressioni e poche parole
quindi restano impressioni senza certezze e tanta mole
dietro a quell’angolo lascio quello che ero
ma e altre tanto vero quello che sono lo devo a quel sentiero
la strada davanti porta ad essere quel che spero
non tanto diverso, consapevole che il planisfero
È il limite che metto per correggere ogni pecca
io ci sono sono pronto altrimenti ci si becca
e vado avanti ricordando quegli odori, quei sapori
quel poco che ci ha reso persone migliori
indelebili, trascritte sulla pagina di un diario
sempre li ma ingiallito dal tempo che sicario
prende la mira pronto a premere ad ogni passo falso
arso dallo stesso fuoco, per quello che ne e valso
Il meglio che hai
Il giorno passa liscio la notte ha dato manforte
Seguirò il suo consiglio anche per quelli alle porte
ma, questa notte voglio calcare stop
e scendere da questo treno in corsa tanto mi rialzerò
Voglio restare in balia di queste forze
pensare a storie trascorse immortalate da sorrisi e forse
per andare oltre penso in questa chiave
Penso siamo qui e dopo tutto non e andata male
poteva andare meglio? Ciò nonostante e andata
quanta ne ha vista questo vecchio ponte quanta ne è passata
in sottofondo una musica scorre leggera
per ricordarti quanta magia c’era
c’era incertezza, coraggio, c’era densità
tanto si dava, il premio era la libertà
ho perso il conto di tutti i fogli strappati
sulla scrivania appallottolati
inchiostri freschi trascinati per tutta la riga
un punto alla sfiga
un punto è da mettere e bisogna prendersi la briga
gira la ruota e ti ritrovi ad oggi
che ti va bene quel che sei o per lo meno ti va bene quel di cui ti accorgi
porgi la destra dopo la sinistra
pronto a restituire non appena si riapre la vista
pronto a mandare a fanculo tutto il mondo
per ritrovare quei sorrisi e vivere a tutto tondo
Tieniti stretto dentro il meglio che hai
quel che ti rende forte come non mai
dopo i momenti no che sei riuscito a reprimere
ricorda cosa ti ha fatto sorridere
Tieniti stretto dentro il meglio che hai
quel che ti rende forte come non mai
dopo i momenti no che sei riuscito a reprimere
È come il vecchio e il mare
ciò che vuoi ti ossessiona sino a stare male
quando lo ottieni ci sarà chi te lo porterà via
lasciandoti li nel mezzo del cammin della follia
Perché in fondo siamo soli a lottare in mare aperto
non sai che è molto più sinché non sei allo scoperto
quando ti arriva in faccia non serve il senno di poi
serve che prenda il lato migliore, l’amaro che resta lo ingoi
pagine ingiallite di un diario senza le date
il tempo le ha rubate, il tempo è ora e le assenze ingiustificate
non puoi permetterti di non farti trovare
continui a borbottare passando le sere a fumare
sperando qualcosa accada, qualcosa arrivi
ma sperando e morto ucciso dai momenti produttivi
per come vivi sai che da certe situazioni
ne esci non perchè hai culo ma perchè hai coglioni
ricorda quei sorrisi, ricordati chi c’era
quante birre vuote sul muretto quella sera
ricorda la poesia che abbiamo dentro non svanisce
quelle note su un ballo che mai finisce
nonostante sia dura restare al passo di un mondo che corre
che fa a pezzi gli sforzi senza un perché da presupporre
raccogliamo i pezzi da ricomporre
per passare sulla terra leggeri come acqua che scorre